Svezzamento vuol dire letteralmente "togliere un vezzo", nella fattispecie il vezzo sarebbe il seno materno. In senso più ampio si può dire che il termine svezzare ha assunto negli anni diverse sfumature di significato.
Voleva dire togliere il seno per dare il biberon per un certo periodo di tempo.
Voleva dire eliminare il latte per passare ai cibi solidi, dopo.
Adesso sono tutti più o meno d'accordo che stringi stringi il significato di svezzamento possa essere inteso come il periodo in cui bambino passa da un'alimentazione esclusivamente a base di latte ad un'alimentazione prevalentemente lattea in cui vengono introdotti pian piano cibi solidi.
La parola svezzamento viene quindi utilizzata di solito impropriamente, si dovrebbe utilizzare il termine "alimentazione complementare".
L'introduzione dei cibi solidi avviene di norma al sesto mese; quando il bambino compie un anno può tipicamente cibarsi delle stesse pietanze dei genitori (fatta eccezione per alcuni alimenti tipo molluschi etc...), quindi di solito con questo termine si indica l'arco temporale tra i sei mesi e l'anno del bambino, periodo in cui avviene questo delicato cambiamento che porta il "lattante" a non essere più tale.
Sono tutti d'accordo nel dire che fino al primo anno di vita il latte dovrebbe comunque essere l'alimento prevalente nella dieta del bambino e che questo debba essere indicativamente 500 gr al giorno, dose che più o meno corrisponde alla metà di quello che mangia un bambino tra i sei mesi e l'anno di vita.
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