martedì 18 settembre 2012

Allattamento – Perchè


Ignorando di proposito tutti i perché scientificamente validi e dimostrati che attestino la superiorità dell’allattamento al seno rispetto a quello artificiale, mi sento di dire come mamma che allatta da 11 mesi la sua piccola creatura, che l’allattamento al seno è molto più che nutrienti, vitamine e immunoglobuline; è dare tutto quello che si è e che si ha ai nostri figli. Creare con loro un legame spirituale che va oltre il gesto della nutrizione. Dare il seno ai nostri bimbi piccoli quando hanno anche paura e bisogno di affetto per ambientarsi in questo nuovo mondo tutto sconosciuto in cui si sentono persi, li aiuterà ad avere fiducia, in noi mamme pronte ad accogliere i loro bisogni e in loro stessi in quanto si sentiranno degni di essere amati. Allattare al seno è stancante e all’inizio anche difficile purtroppo', ma il premio è impagabile; un lattante che si addormenta con lo sguardo beato al seno o un bambinetto più grande che mentre prende il latte dalla sua mamma alza lo sguardo, le regala un sorriso colmo di felicità e si riattacca al seno.
Prendo una frase non mia che secondo me rende proprio l’idea del suo significato:
E’ un dono, sebbene sia difficile stabilire chi dà e chi riceve”
(C. Gonzales – Un dono per tutta la vita)

Allattamento – Informazioni utili


Se avete dubbi sull’allattamento, sulla corretta posizione da tenere o su come risolvere il problema della ragadi potete risolvere da sole, chiedere ad un’amica, ad una mamma, andare al consultorio o chiamare una consulente.
Spesso capita però di avere problemi medici e non sapere come risolvere la situazione.
La prima cosa che dovete fare è cercare un ospedale in cui sia presente anche il pronto soccorso pediatrico e prenderne nota in caso di necessità, se vostro figlio o voi aveste bisogno quello sarebbe il posto migliore.
Perché ho detto “Voi”? Perché vi potrà capitare di stare male, più o meno improvvisamente e magari avrete bisogno di cure e medicine, e anche se non se ne può essere sicuri è più probabile che li possano essere più attenti al discorso allattamento (quanto meno sanno cosa è visto che dei bambini di li passano).
Parecchie volte se un medico ha dei dubbi chiama il collega pediatra e chiede se quella cura va bene per la donna che allatta, se andate li alle 3 di notte e non c’è un pronto soccorso pediatrico, probabilmente non ci sarà nessun pediatra a cui chiedere e per non correre il rischio il medico vi potrebbe suggerire di non allattare o magari avrebbe potuto prescrivervi un farmaco altrettanto valido compatibile con l’allattamento!
Ve lo dico per esperienza personale, ho allattato mentre curavo una polmonite grazie a un medico che ha chiamato il pediatra con cui concordare una cura che andasse bene per me e per il mio allattamento!
La seconda cosa che potete fare è consultare il libro Medications and mother’s milk di Thomas Hale, se lo trovate.
E’ un libro (un mito a dire il vero visto che non l’ho mai visto) in cui sono contenute le indicazioni per i principali tipi di farmaci. Sembra che questo introvabile libro sia in dotazione standard alle consulenti della lega del latte (motivo in più per chiedere se avete bisogno!).
Un sito in spagnolo dell’ospedale di Denia
dove nel menu a destra troverete la classificazione dei farmaci, ad esempio scegliendo consulta per prodotto vi comparirà un menù a tendina con l'elenco dei farmaci e tra parentesi le marche più conosciute, ad esempio sotto la voce amoxicillina troviamo tra parentesi i nomi commerciale e sotto una tabella indica che è sicuro (0).
Altre informazioni si possono trovare in inglese sul sito dell'associazione americana pediatria
Per questi siti vale la regola che se non c'è non lo puoi usare, proprio perché magari la lista non è aggiornata.
Se questo non basta, esiste medline, un sito che racchiude migliaia di articoli scientifici. Medline è una banca dati di pubblicazioni mediche, bisogna cercare bene l'argomento e diciamo pure che è più di facile comprensione per un medico; è sicuramente una banca dati immane che potete ad esempio suggerire al vostro medico se non è sicuro di un farmaco che vi vuole prescrivere.
Sarebbe molto più semplice una telefonata? Ci ha già pensato qualcuno ed ecco che si può contattare 24 ore su 24 il numero in collaborazione con il reparto tossicologico degli ospedali riuniti di Bergamo. Bisogna indicare il principio attivo del farmaco e non il nome commerciale (leggete quindi sul bugiardino prima)
800.883300
199432326 è il numero della lega del latte dalle 8 alle 20 troverai sempre una consulente pronta ad aiutarti.

Allattamento – Gruppi di sostegno – Associazioni – Letture consigliate



Negli anni si sono costituiti, per fortuna, parecchi gruppi di aiuto e sostegno alle giovani madri che hanno problemi o dubbi sull’allattamento.
Non sto qui a dirvi quanto siano utili, quanto dovete rivolgervi a loro se avete bisogno...sono madri come voi ma con esperienza, quell’esperienza che vi manca per risolvere il problema.
Faccio un esempio banale, per diventare consulente della lega del latte bisogna aver allattato per almeno un anno e fare un “tirocinio” in cui si affianca una consulente più esperta proprio per imparare come si fa!
Potete sicuramente informarvi da voi leggendo dei libri, l’unico rischio è che ci sono ancora troppi libri con indicazioni assurde tipo 10 minuti a seno ogni 4 ore, scritte da illustri medici... per questo vi consiglio quei libri che ho letto io e che mi hanno consigliato due splendide mamme che hanno allattato a lungo. Veniamo al dunque
La leche league – lega per l’allattamento materno
Leche (lece) vuol dire latte in spagnolo, questa lega del latte nasce negli anni cinquanta negli stati uniti da un gruppo di madri desiderose di aiutare le altre madri ad allattare.
E’ sicuramente l’ente più autorevole a livello mondiale per l’allattamento materno.
Adesso è un’associazione che ha praticamente una sede in ogni paese, pieno di donne pronte ad aiutarti.
all’interno si trovano interessanti notizie e articoli su vari temi, suggeriamo in particolare l’elenco delle consulenti a cui ci si può rivolgere (anche solo telefonicamente) per chiedere aiuto
Altri link interessanti da visitare
Dove si trovano tra gli altri moltissimi articoli del Dr Newman
MAMI – Movimento allattamento materno italiano


Libri sull’allattamento:
L’arte dell’allattamento – La leche league international
Un dono per tutta la vita – guida all’allattamento materno – Carlos Gonzales, il leone verde.

Allattamento – Alimentazione della mamma


L’unica certezza che si ha è che l’aglio rende il latte più gradevole ai bambini, si è visto tramite alcuni esperimenti che i bambini poppano leggermente di più se la madre ingerisce aglio.
Altri dati attendibili non se ne hanno.
La madre deve seguire una dieta equilibrata, o meglio avrebbe già dovuto seguirla durante la gravidanza quindi adesso dovrebbe continuare.
Fino a poco tempo fa era stato detto che servivano circa 500 kcal in più al giorno per il periodo dell’allattamento; credo che questo conto derivi dal fatto che il latte materno ha 70 kcal /100 gr, che un bebè di 3 kg ne assume circa mezzo litro al giorno e questo fa già 350 kcal;
si è visto in realtà che ne servono di meno e moltissime mamme allattano senza problemi non assumendo tutte queste calorie in più.
L’ideale sarebbe quello di aggiungere uno spuntino sostanzioso, sulle 200-300 kcal, molte madri però (compresa la sottoscritta) hanno una fame da lupi, in questo caso è bene soddisfare le richieste del nostro fisico (se si è sempre mangiato correttamente il nostro senso dell’appetito dovrebbe essere attendibile) senza esagerare con i dolci ma concentrandosi più su alimenti sani e magari tenendo sempre un occhio alla bilancia.
Non di rado accade infatti che si ingrassi più con l’allattamento che con la gravidanza.
E’ bene ricordare che 3-4 kg in più sono fisiologici finché si allatta quindi è abbastanza normale non tornare al peso forma subito. 
Le convinzioni che dicono che in allattamento non si possa dimagrire perché ci sarebbero in circolo più tossine sembra essere infondata in ogni caso è bene ricordarlo: l’allattamento richiede una fatica al corpo della madre per cui non è di sicuro il periodo indicato per mettersi a dieta.
Potrebbe capitare di notare che il bambino è irrequieto o che improvvisamente ha sviluppato un eczema, in quel caso una possibile causa può essere l’alimentazione della madre.
Capita in bambini molto allergici ad esempio alle proteine del latte vaccino che quel poco che passa nel latte materno basti per scatenare una reazione, in quel caso sarà bene sospendere per almeno una settimana l’alimento sospetto per vedere come va. Il più incriminato è il latte vaccino (seguito da uova e pesce) per cui bisognerà escludere dalla propria dieta il latte e tutti i suoi derivati per una settimana almeno e vedere se la situazione migliora, se al loro reinserimento la situazione peggiora nuovamente quella sarà la riprova che vostro figlio è meglio che stia lontano dai latticini,
Ricordarsi che le proteine del latte, le siero proteine, caseina, e le mille forme in cui si utilizza il latte sono presenti in moltissimi alimenti, merendine, salumi...leggere molto bene le etichette.
Se non si tratta del latte o delle uova o del pesce, può essere molto difficile capire qual’è l’alimento incriminato, in questo caso qualcuno suggerisce di avere un alimentazione base di 3-4 elementi e aggiungere poco a poco gli altri elementi per scoprire qual’è l’agente scatenante; questo non so se sia valido oppure no, credo che sia più opportuno ricorrere ad un medico che vi darà cosa è meglio fare o potrà prescrivere magari dei test allergici.

Allattamento – Esami diagnostici


Anche qui regna la cattiva informazione. Quale esame non potrà mai fare durante l’allattamento?
Di quelli più comuni nessuno è vietato. Iniziamo con le radiografie.
Le radiografie sono onde elettromagnetiche che ci attraversano per pochissimi istanti. Dopo averci attraversati vanno via e non lasciano nessun residuo, si può allattare anche un minuto dopo aver fatto la radiografia. Se la radiografia è con contrasto non vi è comunque nessun problema poiché i liquidi di contrasto che si utilizzano oggi non sono tossici. Potete fare anche la mammografia quindi, qui semmai il consiglio di non farla durante l'allattamento viene dato perché serve un occhio medico molto esperto per decifrare i risultati poiché i vostri dotti sono pieni di latte.
Quindi se il vostro medico vi ha consigliato di farla dopo l’allattamento non temete non è perché fa male ma perché in assenza di indicazioni specifiche se non si è in età avanzata si può benissimo rimandare, e diciamo la verità...perché il vostro medico non pensa che allatterete tre anni, pensa che sia questione di 6 mesi...Se durante l’allattamento fate una mammografia allattate il vostro bambino poco prima così aiuterete il medico che ha di fronte a se un seno un po più vuoto.
Si possono fare anche le tac, le ecografie e le risonanze magnetiche, anche quelle con contrasto.
Ci sono esami particolari come ad esempio la gammagrafia per cui è opportuno sospendere per un pò l’allattamento, proprio per questo serve avere un medico (il vostro o quello di vostro figlio) che sia favorevole all’allattamento perchè ci sarà magari un esame per cui siete in dubbio e sarebbe bello avere un medico che sappia consigliarvi senza preconcetti.

Allattamento – Farmaci


Durante l’allattamento è meglio non prendere medicine. Questo è quello che il mio medico mi ha detto, ma me lo ha detto anche mia madre e anche io sono dell’idea di non prendere medicine, se non servono. Durante l’allattamento i farmaci si possono assumere, se servono, quasi tutti; altra cosa è la gravidanza. Durante la gestazione il bambino è “collegato” alla madre dalla placenta e questa fa passare quasi tutto; quindi un medicinale preso dalla mamma passa tranquillamente anche al bambino e i suoi effetti collaterali sono quasi gli stessi, Se un feto avesse una malattia curabile con antibiotici lo si potrebbe curare dandoli alla madre. L’allattamento è veramente molto molto diverso. Pensiamo al talidomide, di cui abbiamo letto recentemente sui giornali.
Durante l’allattamento i medicinali passano in qualche misura nel sangue materno e di li nel latte . Il rapporto latte plasma ci dice quanto ne passa dal sangue della madre al latte. Se il rapporto latte plasma è 1 vuol dire che nel latte c’è ne sarà tanto quanto nel sangue della madre.
Ad esempio l’amoxicillina è uno di quei farmaci che passa poco nel latte il cui rapporto plasma/latte è 0,03 ovvero 33 volte inferiore. Se la madre assume 1500 mg al giorno di amoxicillina al bambino ne arriva 1 mg al giorno cioè 0,3 mg/kg (supponendo che pesi 3 kg). L’amoxicillina si utilizza per curare l’otite nei bambini con un dosaggio di 80mg/kg. Da qui si capisce come la madre possa ad esempio prendere l’amoxicillina in tutta tranquillità, se serve.
Non si può fare un’analisi dettagliata di tutti i farmaci, però è giusto che la madre non parta dal presupposto che non può prendere niente, neanche se sta male perché non è così.
Bisogna però, per tempo, cercare un medico o un pediatra che sia un sostenitore dell’allattamento e che magari ne capisca qualcosa a proposito, purtroppo ancora oggi sono tanti i medici che considerano la cosa in modo binario e impongono alla madre di fatto una scelta.
Ci sono dei farmaci che si possono tranquillamente prendere al bisogno, non è necessario soffrire inutilmente rischiando di fare ancora più danno...come è successo alla sottoscritta che per non curare una febbriciattola, è finita al pronto soccorso con una polmonite. Pensateci per tempo e prendete le informazioni opportune in merito.

Allattamento – Cosmetici e tinture


Sembra che per i cosmetici non ci siano problemi, quindi anche le temute creme depilatorie possono usarsi, semmai il problema è che essendo estremamente corrosive bisogna essere certi di non averne neanche un briciolo quando si prende il bambino in braccio e di riporla in un luogo sicuro (potrebbe sembrare dentifricio!). 
Spesso alla madre si sconsiglia di effettuare la tintura per capelli per via della resorcina contenuta in questi prodotti, gli esperti dicono che non vi è alcun problema poiché semmai ci sono state tinture tossiche è da parecchi anni che non vengono più utilizzate, in ogni caso la quantità che dalla pelle passerebbe nel sangue e da li al latte sarebbe veramente irrisoria.
Se come me avete comunque paura non fate nulla e tenetevi il fascino dei primi capelli bianchi...se non riuscite a resistere ma volete tenervi al sicuro potete fare delle meches (il colore non entra in contatto con la pelle ma solo con i capelli) oppure utilizzare l’henne, oppure ancora tutte le parrucchiere oggi dispongono di una serie di tinture naturali! Insomma se vogliamo tingerci i capelli possiamo.
Bisogna prestare attenzione invece ad alcune creme anticellulite che contengono ormoni, quelle non sono creme idratanti ma andrebbero trattati al pari di una medicina, io per quelle chiederei consiglio al medico anche se mi sento personalmente di sconsigliarle.