giovedì 24 maggio 2012

Svezzamento – Le indicazioni del consultorio


Al consultorio pediatrico sono andata poco, probabilmente perchè si sono trasferiti due volte in questi miei primi mesi di maternità e quindi risulta difficile rintracciarli e poi o hanno sospeso le attività perchè a breve si trasferiscono o non le hanno ancora riprese perchè si sono appena trasferiti. Figurarsi che tra gli incontri che mi avevano entusiasmato oltre a quello sullo svezzamento (a cui sono riuscita a partecipare) l'altro che mi interessava moltissimo era quello sulle nozioni di primo soccorso pediatrico...è da marzo che tento di frequentarlo ma non ci riesco (nel senso che proprio a causa dei trasferimenti non lo hanno fatto).
Quello sullo svezzamento non me lo sono perso.
Copio pari pari dal fogliettino che ci è stato dato:

Consigli per la pappa
La prima pappa, cioè l'introduzione di alimenti diversi e complementari al latte, può essere offerta, con il cucchiaino, al vostro bambini intorno ai 6 mesi.
Si tratta di una data indicativa, infatti ci possono essere bambini non ancora pronti ad accettare nuove introduzioni. L'importante è che decidiate osservando vostro figlio, senza forzarlo.
La prima pappa è anche una scoperta per vostro figlio, è importante pertanto che possa toccare il cibo con le mani o le sue posatine.
Diventerà per lui occasione di piacere instaurando così un buon rapporto con il cibo e sarà un passo importante verso la sua autonomia.
Per consuetudine e comodità si inizia con l'offerta di un piatto unico in cui vengono mescolati tutti gli alimenti proposti.
Ricordatevi che spesso il bambino prima di accettare cibi nuovi deve poteri assaggiare più volte, quindi non scoraggiatevi davanti ai suoi primi rifiuti e offrite il cibo in più occasioni prima di rinunciare. Nel frattempo, completate il pasto con il latte. Inoltre, i bambini sono soliti seguire l'esempio dei genitori in qualsiasi loro attività. Pertanto, durante i pasti della famiglia potete offrire a vostro figlio qualche assaggio degli alimenti che pensate di utilizzare nella prima pappa, ad esempio: pezzetti di carota o zucca bolliti e schiacciati, mela o pera grattugiate o frullate,...
La prima pappa sarà così composta:
  • Brodo vegetale fresco (150-200gr) con verdure di stagione, senza aggiunta di sale. Si può iniziare ad aggiungere un cucchiaio di verdura passata e successivamente aumentare, in base alla consistenza desiderata.
  • 2-3 cucchiai di farina di cereali (o pastina, semolino, cous cous,...)
  • Carne fresca, omogeneizzata in casa (30-40 gr). Se si preferisce l'omogeneizzato del commercio è consigliabile iniziare con mezzo vasetto per poi passare a un intero vasetto.
  • 1-2 cucchiaini di olio (preferibilmente extravergine di oliva oppure olio monoseme di mais o girasole).
Successivamente si potrà proporre, in alternativa alla carne, altri alimenti proteici, quali:
  • 50-60 gr di pesce fresco o surgelato (es. Sogliola, platessa, nasello),almeno due volte alla settimana.
  • Uovo (offrendolo cotto prima con il "rosso" e successivamente introducendo "il bianco") una vola a settimana
  • Formaggio fresco (es. Un cucchiaio di ricotta o robiola,...) una volta alla settimana.
In caso di atopia del bimbo o comprovata familiarità per allergie si consiglia di attendere i 10-12 mesi prima di introdurre pesce e uovo (seguendo il consiglio del medico curante).
Quando il bambino ha ben accettato la prima pappa, si può aggiungerne una seconda, che non preveda proteine animali (ad eccezione che per 1-2 cucchiaini di parmigiano), ma solo cereali o cereali associati a legumi (20 gr a crudo di lenticchie decorticate o piselli spezzati, oppure due cucchiai di soia, o ceci o fagioli cotti e passati al passaverdure, anche 2-3 volte a settimana), conditi con 1-2 cucchiaini di olio.
In aggiunta alle due pappe, saranno comunque presenti un pasto per colazione e uno per merenda a base di latte (quantitativo consigliabile di 500gr/die nel primo anno di vita) o yogurt.
E' inoltre consigliabile offrire della frutta durante la giornata, meglio se fresca.
Sono invece sconsigliati i succhi di frutta.

Svezzamento – Le prime indicazioni del pediatra


Il mio pediatra mi piace molto, è preciso senza essere esagerato, si occupa delle cose ma ti dice di non preoccuparti, segue gli ultimi studi e fornisce utili consigli senza però farsi prendere la mano con la moda del momento. Mi fido parecchio di quello che mi dice e mi consiglia e fino ad ora non mi posso lamentare. Anche per lo svezzamento mi sono rivolta quindi a lui, mi ha fornito le seguenti indicazioni (precisando che erano per le prime sei settimane circa e che poi ci saremmo dovuti rivedere).
Copio pari pari dal foglio che mi ha dato:
  • Preparare un brodo di verdure (cuocere una patata e due carote in un litro di acqua e far bollire fino a quando l'acqua non si dimezza) prenderne 180-200 gr.
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  • Aggiungere crema di riso oppure crema di mais e tapioca: 4-5 cucchiai rasi.
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  • Aggiungere olio d'oliva o extra-vergine di oliva 1 cucchiaino.
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  • Il primo giorno dare un assaggio di circa 30 gr per abituare il bambino al gusto (dare poi il latte)
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  • Il secondo giorno aggiungere liofilizzato o omogeneizzato di coniglio o agnello: mezzo vasetto, dare un assaggio di circa 30 ge e poi il latte.
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  • Il terzo giorno dare tutta la pappa se ne mangia più di metà non dare il latte.
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  • Non usare nè sale nè zucchero.
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  • Dopo 10 giorni aggiungere altre verdure verdi (fagiolini, sedano, costine, finocchio, etc..) insieme alla patata e carota e dare 2 cucchiai di passato di verdura.
  • Liofilizzato o omogeneizzato: dare gradualmente vari tipi di carne prima quelle bianche poi quelle rosse e solo alla fine il pesce.
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  • Come regola generale, gli alimenti vanno introdotti uno per volta, sia per abituare sia per scoprire eventuali allergie.

     
Il suo consiglio era di aspettare circa cinque mesi e mezzo per lo svezzamento e di introdurre il glutine (sotto forma di semolino) dopo il sesto mese, meglio ancora verso i sei mesi e mezzo.
Ovviamente queste indicazioni le ha date a me, non è detto che le desse a tutti e non è detto che valgano per tutti allo stesso modo; noi avevamo la particolarità di avere un caso di celiachia in famiglia (la nonna di mio marito) e la bimba a cinque mesi pesavi già otto chili.