giovedì 24 gennaio 2013

Denti da latte



Come si poteva non scrivere del primo dentino con questo titolo?
Come per ogni cosa esiste molta variabilità da bambino a bambino per la nascita dei primi dentini.
Alcuni bambini, in casi veramente rari, nascono già con un dentino: si dice che lo stesso Napoleone ne avesse uno alla nascita.
Di solito il primo dentino spunta intorno ai sei mesi. Come detto, questa data è variabile mentre dal momento in cui spunta il primo dentino al momento in cui termina il processo di dentizione il tempo è di solito abbastanza regolare, intorno ai 18 mesi; il bambino tipico quindi mette i suoi dentini dai 6 mesi ai 2 anni.
Non bisogna allarmarsi se spunta dopo, a mia figlia ad esempio è spuntato dopo il settimo mese.
I dentisti raccomandano di recarsi da loro se entro un anno il bambino non ha messo neanche un dentino.
I primi a spuntare sono di solito gli incisivi inferiori (i due dentini centrali), seguiti dagli incisivi superiori, poi i 4 incisivi laterali, dopo ancora i primi molari, poi i canini e per ultimi i secondi molari.
Quando il bambino deve mettere i dentini, ha una salivazione abbondante, talmente abbondante che rischia di far diventare rossa la zona attorno alla bocca. E morde, morde qualsiasi cosa. Preparatevi a qualche morso mentre allattate...non vi arrabbiate non lo fanno di sicuro di proposito.
Noi abbiamo provato il “balsamo primi denti”, ma non ci sembra che abbia avuto chissà che effetti.
Molto utili invece gli anelli per la masticazione, la mia bambina li ha usati molto e da come li mordeva direi che erano utili per alleviare la tensione.
Noi abbiamo preso quelli della Avent, ce ne sono tre, uno per i primi dentini, uno per i secondi e uno per i terzi, noi per adesso abbiamo provato i primi due, l’anello ha una forma diversa a seconda di quali dentini devono spuntare.
I denti da latte lasceranno poi a partire circa dai sei anni, il posto ai denti definitivi. L’eruzione completa avverrà intorno al dodicesimo anno di vita.
Per tenere traccia dei dentini della mia bambina, io ho stampato le due immagini sotto e metto un numero in corrispondenza del dente e poi segno nella tabella quando è spuntato...


In questa immagine si trova la data indicativa in cui spuntano e cadono i dentini, io ho messo su ogni dente un numero e indicato la data in una tabella come questa:

 

Filastrocche e Canzoncine - Il caffè


Il caffè

Questa storia dai Balcani
un vegliardo mi portò;
del caffè e dei cavalieri
raccontava le virtù.
Si sente nel bosco
un cupo rumor,
e un suono nascosto
che incute terror.
Lui veniva dal castello
dove abita il suo re
e portava in un fardello
mezzo chilo di caffè.
Si sente nel bosco
un cupo rumor,
e un suono nascosto
che incute terror.
Lui veniva per cercare
la sua bella a Cefalù
Dopo mesi a cavalcare
non ce la faceva più
Si sente nel bosco
un cupo rumor,
e un suono nascosto
che incute terror.
Sul destriero come il vento
cavalcava il cavalier
percorreva in un momento
mille miglia di sentier.
Si sente nel bosco
un cupo rumor,
e un suono nascosto
che incute terror.
Si sente nel bosco
un sibilo ahimè,
e un suono nascosto
Già volle il caffè.

Filastrocche e Canzoncine - La zanzara


La zanzara

C’era una zanzara in abito da sera,
se l'era messo per far bella figura
e se ne volava intorno ad una culla,
una culla bella con il fiocco rosa.
Mentre voleva tranquilla e spedita,
aveva in mente un tenero pensiero:
voleva fare una serenata
ad una bimba che si era addormentata:
Rit.
Zin zin zin zin - zin zin zin zin
Zin zin zin zin - zin zin
Zin zin zin zin - zin zin zin zin
Zin zin zin zin - zin zin...
Zin zin zin zin - zin zin zin zin
Zin zin zin zin - zin zin
Zin zin zin zin - zin zin zin zin - zin zin...
Povere zanzare, non sono mai capite,
anche se sono in abito da sera!
E mentre volava vide all’improvviso
L'ombra di una mano...una grande mano...!
Ma la zanzara più furba e più spedita,
riuscì a fuggire da quelle cinque dita,
e dopo un poco, indovinate un pò,
la serenata la volle fare a me!
Rit.
Zin zin zin zin - zin zin zin zin
Zin zin zin zin - zin zin
Zin zin zin zin - zin zin zin zin
Zin zin zin zin - zin zin...
Zin zin zin zin - zin zin zin zin
Zin zin zin zin - zin zin 
Zin zin zin zin - zin zin zin zin - zin zin...

Filastrocche e Canzoncine - Pippi calze lunghe

Pippi calze lunghe

Ecco sono qui
Pippi Calzelunghe così mi chiamo;
credo proprio che
una come me non c'è stata mai!
Ogni volta che
devo far qualcosa combino guai,
ma alla fine poi
vedo che sono tutti amici miei!
Rit.
Pippi, Pippi, Pippi
che nome, fa' un po' ridere,
ma voi riderete per quello che farò!
Tutto il giorno sto
con una scimmietta e un cavallo bianco
ed un topo che
tutto il mio formaggio si vuol mangiar!
Forse non lo sai,
ma io qualche volta divento magica:
quello che tu vuoi
dillo a me che, forse, te lo darò!
Rit.
Pippi, Pippi, Pippi
che nome, fa' un po' ridere,
ma voi riderete per quello che farò.

Filastrocche e Canzoncine - Un milione di anni fa


Un milione di anni fa

Un milione, due milioni, tre milioni di anni fa
la giraffa aveva il collo la metà della metà;
ma credendo che la luna fosse dolce l'assaggiò
ed allora da quel giorno il suo collo s’allungò.
Rit:
Dai, dai dai, non ci crederemo mai!
Dai, dai, dai non è vero e tu lo sai.
Si, lo so, è incredibile però...
Avanti dinne un'altra, ma che sia la verità!
Un milione, due milioni, tre milioni di anni fa
l'elefante non aveva la proboscide che ha.
Ma partendo per il Congo la famiglia salutò
ed allora da quel giorno il suo naso s’allungò.
Rit:
Dai, dai dai, non ci crederemo mai!
Dai, dai, dai non è vero e tu lo sai.
Si, lo so, è incredibile però...
Avanti dinne un'altra, ma che sia la verità!
Un milione, due milioni, tre milioni di anni fa
il bassotto era corto la metà della metà.
Ma da quando un soldino per terra ruzzolò
e da allora il suo corpo s’allungò.
Rit:
Dai, dai dai, non ci crederemo mai!
Dai, dai, dai non è vero e tu lo sai.
Si, lo so, è incredibile però...
Avanti dinne un’altra ma che sia la verità!

Filastrocche e Canzoncine - La foglia giallina


La foglia giallina
La foglia giallina
volava nel cielo
lontano lontano
vedeva la terra.

Il riccio spinoso
dal basso la guardava
e forte la chiamava
giallina, scendi giù.

La foglia era triste
stanca di volare
si fece un pisolino
su una nuvola lì vicino.

La pioggia se ne andò
il vento ritornò
Fu fu fu
giallina in un momento
a terra si posò.

Filastrocche e Canzoncine - Le streghe


Le streghe

E le streghe danzano
La danza per i maghi
Fanno il filtro magico
Per spaventare i draghi
Rit.
Gira, gira il mestolo
Tira su il coperchio
Fuoco, fuoco notte e dì
Le streghe fan così
Svuotano i barili
Bevendo a più non posso
Quando si ubriacano
Finiscono nel fosso
Rit.
Gira, gira il mestolo
Tira su il coperchio
Fuoco, fuoco notte e dì
Le streghe fan così
Due zampe di topo
Una coda di serpente
Quattro pipistrelli
Un ragno senza un dente
Quatto pipistrelli
Un ragno senza un dente
Questo filtro magico
il più potente
Rit.
Gira, gira il mestolo
Tira su il coperchio
Fuoco, fuoco notte e dì
Le streghe fan così

Filastrocche e Canzoncine - Pinocchio


Pinocchio

Sono di legno Son burattino
Ma canto e ballo come un bambino
Come un bambino faccio i capricci
Sempre combino disastri e pasticci
Gambe di legno braccia di legno
Testa di legno e cervello di legno
Di legno il cuore di legno l’occhio
Son burattino e mi chiamo Pinocchio

Filastrocche e Canzoncine - Ecco Carletto


Ecco Carletto

Ecco Carletto che monta a cavallo,
si gira il foglio e si vede un bel gallo;
ecco il gallo che canta la mattina,
si gira il foglio e si vede la gallina;
ecco la gallina che cova le uova,
si gira il foglio e si vede un bel boa;
ecco il boa che striscia per terra,
si gira il foglio e si vede la guerra;
ecco la guerra che fa la battaglia,
si gira il foglio e si vede Tartaglia;
ecco Tartaglia che fa dei bei giochi,
si gira il foglio e si vedoni i topi;
ecco i topi rosicchiano il pane,
si gira il foglio e si vede un bel cane;
ecco il cane che abbaia alla gente,
si gira il foglio e si vede più niente;
ecco il niente che fa dispiacere,
si gira il foglio e si torna a vedere!

Filastrocche e Canzoncine - I 3 porcellin


I 3 porcellin

Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin
mai nessun ci dividerà, trallallero-la.

In un tiepido mattin
se ne vanno i porcellin
dimenando al sole i loro codin,
spensierati e birichin.
Il più piccolo dei tre
ad un tratto grida "ahimé",
da lontano vedo un lupo arrivar
"non facciamoci pigliar".
Marcia indietro fanno allor
Coorendo a  gran velocità
mentre il lupo corre loro a casa sono già
Prima chiudono il porton
poi s'affacciano al balcon
or che il lupo non può prenderli più,
tutti e tre gli fan cucù cucu....
Ah ah ah che bell'affare, il lupo non potrà cenare

Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin
mai nessun ci dividerà, trallallero-la.
Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin
mai nessun ci dividerà, trallallero-la.

Filastrocche & Canzoncine - Ecco i suonatori


Ecco i suonatori

Ecco i suonatori col cappello in testa
Col tamburo, la grancassa
Zitti zitti cominciam a suonare pianola
Piano piano piano la
Piano piano piano la

Ecco i suonatori col cappello in testa
Col tamburo, la grancassa
Zitti zitti cominciam a suonare trombetta
Trombe trombe trombetta
Trombe trombe trombetta
Piano piano piano la
Piano piano piano la

Ecco i suonatori col cappello in testa
Col tamburo, la grancassa
Zitti zitti cominciam a suonare viola
Vio vio viola
Vio vio viola
Trombe trombe trombetta
Trombe trombe trombetta
Piano piano piano la
Piano piano piano la

Ecco i suonatori col cappello in testa
Col tamburo, la grancassa
Zitti zitti cominciam a suonare chitarra
Chita chita chitarra
Chita chita chitarra
Vio vio viola
Vio vio viola
Trombe trombe trombetta
Trombe trombe trombetta
Piano piano piano la
Piano piano piano la

Ecco i suonatori col cappello in testa
Col tamburo, la grancassa
Zitti zitti cominciam a suonare piattila
Piatti piatti piattila
Piatti piatti piattila
Chita chita chitarra
Chita chita chitarra
Vio vio viola
Vio vio viola
Trombe trombe trombetta
Trombe trombe trombetta
Piano piano piano la
Piano piano piano la

Filastrocche & Canzoncine - La balena


La balena

C'è una balena nei mari del sud
che si diverte a giocar con le onde
ad impaurire i marinai
con la sua fama di mostro del mar
Una mattina passa un battello
Il marinaio guarda dal ponte
la balena gli fa le boccacce
ma con sorpresa si sente schernir
Rit.
Ma a chi credi di fare paura
Con quei denti così gialli
Non li lavi da più di cent'anni
Ti dovresti vergognar.
intimidita si fa rossa rossa
la balena chiudendo la bocca
Marinaio che debbo far
in qualche modo mi devi aiutar
Cento chilometri di dentifricio
In un tubetto grande così
Poi ci vuole lo spazzolone
che devi usare tre volte al dì
Rit.
Ma a chi credi di fare paura
Con quei denti così gialli
Non li lavi da più di cent'anni
Ti dovresti vergognar.