Quasi
tutti i bambini, con tempi diversi per ciascuno, hanno degli scatti
di crescita. Sono periodi in cui il bambino ha bisogno di mangiare di
più per soddisfare le richieste crescenti del suo organismo.
Tipicamente questi scatti di crescita avvengono a pochi giorni dalla
nascita, a sei settimane e a tre mesi, come detto ovviamente sono
solo dati indicativi. Durante gli scatti di crescita il bambino
sembra perennemente attaccato al seno, questo è giusto e corretto,
attaccandosi più spesso infatti fa in modo tale che la produzione di
latte aumenti e soddisfi le sue nuove esigenze. Di solito basta tener
duro per 24-48 ore e la produzione di latte si assesterà sui nuovi
valori richiesti dal bambino.
Anche se sembra che il seno sia
completamente vuoto, attaccate il bambino e abbiate fiducia. Se come
me fate le doppie pesate e siete sconfortate quando vedete che il
bambino ha preso 0 oppure 5 gr pur stando attaccato un’ora, non
perdete la speranza e non gettate la spugna; accertatevi che sia ben
attaccato e aspettate.
In
passato molti allattamenti finivano proprio in coincidenza dello
scatto di crescita dei tre mesi, perché il bambino si attaccava più
spesso e qualcuno sentenziava che il latte della mamma non bastava
più, che il bambino era affamato e quindi si dava l’aggiunta con
il biberon, che ovviamente oltre a non migliorare la situazione la
peggiorava e moltissime mamme da li a poco avrebbero smesso di
allattare.
Negli States, dove era di moda svezzare il bambino
prestissimo, spesso lo scatto di crescita dei tre mesi coincideva con
l’inizio dello svezzamento. Adesso sappiamo che bisogna solo
aspettare con pazienza, se lo avessero saputo anche molte altre mamme
in passato!
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