Il
processo di allattamento si basa principalmente sul funzionamento
corretto di due ormoni, la prolattina e l'ossitocina.
Diciamo
principalmente perché negli ultimi anni si è scoperto che un
ulteriore meccanismo, il “FIL”, interviene e gli esperti stessi
vanno per ipotesi e assunzioni. E’ un ramo della medicina questo di
cui non si sa tutto.
La
prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi che è direttamente
responsabile della lattazione, la sua funzione è inibita dall’alta
quantità di estrogeni e progesterone durante la gravidanza; con il
parto però il livello di questi ormoni cala drasticamente e la
prolattina induce quindi la lattogenesi, ovvero la montata lattea.
Il
livello di prolattina dopo' il parto è molto alto e durante le
poppate del bambino, il suo valore si alza per poi ritornare al
livello di partenza, dopo' la poppata. La quantità di latte prodotta
dalla madre è direttamente proporzionale alla quantità di
prolattina che secerne l’ipofisi.
Durante
la notte il livello di prolattina è più alto, per questo i bambini
amano poppare di notte e si consiglia per un buon allattamento di non
sospendere la poppata notturna, che di solito è invece demonizzata e
tutti i nostri cari ci consigliano di sospendere così da poter
riposare di più.
Ecco
perché quando un bambino ha bisogno di più latte si attacca più
spesso, perché così aumenta i picchi di prolattina e viene
incrementata la produzione di latte.
L’ossitocina
è l’ormone delle contrazioni, e interviene direttamente durante la
poppata facendo contrarre le fibre del seno per permettere al latte
di uscire. E’ anche l’ormone che viene prodotto durante il parto
e che avvia le contrazioni dell’utero, da qui la paura di allattare
in gravidanza. In realtà l’utero è sensibile all’ossitocina
solo durante la fase finale della gravidanza, ecco perché in una
gravidanza fisiologica tipicamente si può continuare ad allattare.
Il
FIL è un inibitore, serve a spiegare perché un seno a volte produce
più latte di un altro. Il latte dipende dalla prolattina, ma la
prolattina non distingue tra i due seni, viene prodotta dall’ipofisi
e messa in circolo, ecco invece che noi tutte sappiamo che molte
mamme hanno più latte da un seno e che quasi tutti i bambini hanno
un seno di preferenza da cui esce più latte. Nel latte è presente
questa proteina, così se il latte rimane nel seno perché il bambino
non ne vuole più questo inibitore consentirà di produrne meno la
volta successiva, nel seno da cui il bambino poppa di più questo
inibitore non c’è e quindi la prossima volta verrà prodotto più
latte.
Il
fil serve a dare una gestione locale della lattazione.
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